Coserelle

Coserelle è la raccolta di pensieri e poesie che mio padre ha dedicato alle persone a lui più care: sua moglie e i suoi figli, e che avrebbe voluto pubblicare un giorno.
Avrebbe perché è venuto a mancare troppo presto. Ero soltanto una bambina quando se n'è andato per un destino avverso.
E troppo piccoli e privati presto del suo amore, abbiamo camminato insieme ai suoi ricordi, come se fosse sempre accanto a noi, e ai racconti di mamma e del suo amato sposo. “Quasi come un sogno. Troppo bello per essere vero”. Così ci descriveva spesso il suo matrimonio.
Coserelle consegna alla nostra mamma Rosa, a me, Ombretta e Alfredo, oggi, l’eredità spirituale e diventa il trattato pedagogico in cui si celebra l’amore di un padre per i figli e l’adorata moglie.
Come un’eco ne sentiamo il richiamo e, ripercorrendo i suoi pensieri, l’emozione ci pervade e viaggiamo nei ricordi, mentre la memoria distende l’anima che anela il suo amore eterno.
Questa piccola opera non avrebbe visto la luce senza l'attenzione certosina di mia nipote Alice, che ringrazio di cuore per aver ricopiato i testi originali con tanta pazienza.
E come potrei non essere grata allo scrittore Giorgio Rossano per aver creduto in questo progetto letterario e aver curato l’editing e la revisione dei testi che, con l'usura del tempo, risultavano alle volte incomplete o addirittura incompiute.
Infine, ringrazio mio marito Bruno e i miei figli Ennio e Andrea, per l'amore con cui hanno accolto questo progetto.
Coserelle parlerà un’ultima volta per te, papà. Parlerà del tuo immenso amore per la mamma, tua primissima ispiratrice, e per noi. Non ho mai incontrato un amore più totale del vostro.
Un giorno, papà, ci ritroveremo… senza lasciarci mai più.
Con amore immenso: mamma Rosa, e i tuoi figli: Francesca, Ombretta e Alfredo.

Francesca Garibaldi

“La prima ispirazione risale al 1961” tiene a precisare l'autore. “Sono soltanto giochi barlume senza nessuna pretesa poetica o letteraria”. Eppure “Coserelle” è più di una raccolta di poesie e di pensieri.
Carmelo Garibaldi è un autore al suo esordio mancato. A soli 32 anni lascia la moglie, i figli e tutti i suoi cari. Si spegne assieme alla sua passione per la scrittura, prematuramente, ma riesce a lasciare una testimonianza del suo amore per la vita.
Da fogli consunti, ingialliti, strappati siamo riusciti a ricostruire questa piccola raccolta. Nonostante siano trascorsi 60 anni, i suoi pensieri sembrano attualissimi. Come attuali sono le tematiche proposte: l'amore, la famiglia, le radici, uno sguardo al passato e un occhio rivolto a una nuova era.
Come ogni marito devoto, rivolge le scuse alla sua sposa, quasi anticipando la dipartita: “Cara compagna della mia vita, gioie sublimi t'avevo promesso, pene e martiri invece t'ho dato”. Ed è l'amore il tema principale. “Nella vita nulla vale più di un cuore che si ama…”. Non solo per la sua Rosa, anche per le sue piccole creature: “Amate i figli con tenerezza… Per te ho speso gli anni miei più belli, se mi chiedessero anche il resto della vita, per te io offrirei pure quelli”. Che cosa non farebbe un padre per i propri figli? L'ancora di salvezza nella routine quotidiana. “Quando il lavoro giornaliero è terminato… ritorna il pensiero della famiglia… Insieme a lei e ai miei piccini goder mi voglio le ore della sera che son le più belle”. Non è quello cui aspira ognuno di noi a fine giornata.

Giorgio Rossano